Registro Spina Bifida
Registro per la Ricerca Scientifica e Clinica sulla Spina Bifida
Il Registro per la Ricerca Scientifica e Clinica sulla Spina Bifida è il primo Registro nato dal volere e dalla collaborazione di tutte le associazioni locali Spina Bifida con l’A.S.B.I.
http://www.spinabifidaitalia.it
Obiettivi:
- Stratificazione e caratterizzazione della popolazione con Spina Bifida.
- Valutazione pre-natale: % diagnostica e prevenzione nella popolazione studiata.
- Timing intervento di plastica.
- Incidenza delle lesioni associate.
- Pubblicazione dei risultati su riviste scientifiche specializzate.
Responsabili Scientifici:
per l’ISS, Dott.ssa Paola Torreri
per Associazione ASBI, il Presidente dell’Associazione, Maria Cristina Dieci
Comitato Scientifico del Registro:
tre membri dell’Associazione:
- Maria Cristina Dieci, presidente ASBI
- Mario Orgiana, Associazione ASBI Sardegna.
- Marco Zuccollo, Associazione ASBIN.
tre membri dell'Istituto Superiore di Sanità::
- Dott. Marco Salvatore, Ricercatore Istituto Superiore di Sanità
- Dott.ssa Paola Torreri, Ricercatore Istituto Superiore di Sanità
- Dott. Marco Silano, direttore Centro Nazionale Malattie Rare
tre clinici esperti della patologia
- Dott.ssa Tiziana Redaelli, Centro Spina Bifida Niguarda – Ospedale Maggiore Niguarda
- Dott.ssa Claudia Rendeli, Centro Spina Bifida – Università Cattolica Sacro Cuore
- Dott.ssa Maria Taverna, Centro Medico per la Spina Bifida presso AOU “Anna Mayer”
L’acido folico:
Il ruolo e la prevenzione Sulla base di prove di efficacia ottenute in Paesi diversi dall’Italia, si può affermare che la regolare supplementazione di acido folico iniziata 3 mesi prima del concepimento riduce il rischio di difetti del tubo neurale (DTN) del 50-70%
L'acido folico o acido pteroil(mono)-L-glutammico o vitamina M o vitamina B9 o folacina è una vitamina essenziale per il nostro organismo. È prodotto dalla flora batterica intestinale e può essere assunto tramite gli alimenti che lo contengono in quantità variabile (spinaci, asparagi, broccoli, banane, datteri, insalata, limoni, pompelmo, latte, lievito). Va considerato che la cottura distrugge circa l’80% dell’acido folico alimentare, che è termolabile.
L’apporto giornaliero raccomandato per l’adulto è di 0.2-0.4 mg/die. La donna in gravidanza necessita di 0.4-0.8 mg/die, con un cut off ottimale di assunzione dell’acido folico tre mesi prima del concepimento, poiché è maggiormente esposta a sviluppare uno stato carenziale, causato dall’aumentato fabbisogno legato all’accrescimento del feto, ma anche per la fisiologica emodiluizione. Per cui è consigliato assumere l’acido folico dai tre mesi prima a tutto il terzo trimestre di gravidanza.